Art Stays 2010 – International Festival of Contemporary Art

#Group Show: 20/07/2010 - 30/08/2010 @ Museo Regionale d’Arte di Ptuj, Slovenia

20.07.2010

Art Stays 2010 – International Festival of Contemporary Art
The Area of Bustle

20/07/2010 - 30/08/2010
Museo Regionale di Ptuj, Slovenia
a cura di Manuel Frara

Artisti:
Paolo Angelosanto, Giacomo Artusi, Andrea Cazzagon, Mauro Ceolin, Andrea Contin, Giulia Conzato, eg0, Marotta & Russo, [Pax~], Simon Perathoner, Unidentified Sound Object, Carlo Vedova.



“ART STAYS, Contemporary Art Production”, organizza l’International Festival of Contemporary Art. Dal 2003 è diventano il principale centro delle Arti Visive nella regione di Ptuj (Slovenia). In sette edizioni sono stati invitati e ospitati in residenza oltre 92 artisti provenienti da 23 paesi, creando più di 200 opere originali. “ART STAYS 2010”, giunto all’ottava edizione, sarà dedicato alle relazioni e alle differenze esistenti tra arte, suono, territorio, scienza e tecnologia e si completerà con la Summer Academy, che ospiterà docenti e artisti provenienti da tutto il mondo. In questo panorama si innesta il progetto “The area of bustle”, a cura di Manuel Frara e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Progetto che andrà ad ampliare la piattaforma ART STAYS il cui fine rimarrà sempre quello di promuovere l’arte contemporanea e i giovani artisti, in Slovenia ed in Europa attraverso una ramificata e fitta serie di progetti e collaborazioni.

 

The Area of Bustle

“The Area of Bustle” è un progetto che è stato pensato come una “tesi azione”: un quieto trambusto come fosse una scorbutica macchina pericolante, mai paga ma assolutamente sincera. La scatola espositiva sarà difatti il momento finale di una piattaforma che ha coinvolto una selezione di 12 artisti fortemente caratterizzati dalle peculiari ricerche espresse che attraversano, reinterpretandoli, alcuni dei principali strumenti new-mediali. In questo senso la mostra costruisce un percorso in cui lo spettatore viene messo di fronte alla totalità del progetto e alla singolarità dell’opera: un’esperienza unica dove riposizionare, muovendosi all’interno dello spazio espositivo, il proprio punto di vista.

“The Area of Bustle” ragiona come fosse un’opera unica costituita da differenti elementi, che trovano nel video a canale singolo, nella sound-art, nel vector drawing, nella glitch-art - solo per citare alcune tipologie delle opere che verranno concluse durante la residenza a Ptuj -, le espressioni più tipiche di un fare artistico al di fuori della tradizione, senza però volerla annichilire o negare. Essendo evidente che si tratta di una selezionata panoramica di alcune delle fenomenologie in atto del fare artistico contemporaneo; che si disciplinano con qualunque tipo di strumento potenzialmente disponibile. 

“The Area of Bustle” ci presenta serenamente dei quesiti: possiamo parlare di un neoumanesimo digitale? Gli errori - glitch - delle macchine possono essere un nuovo sprone estetico, tralasciando lo squisito del retinico, attraversando l’ovvio dell’etica? Possiamo porci in una condizione di naturalismo contemporaneo, o meglio di un naturalismo tecnologico contemporaneo? Le funzioni algebriche, gli algoritmi, il codice binario, i sistemi analogici e digitali, la dolce scossa della corrente elettrica, sono un discorso sospeso sul corpo dell’arte? Appartengono quindi di diritto alle vicende dell’arte, perché riflettono il qui e ora del contemporaneo?